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Patologie osteoarticolari parte 1: la terapia infiltrativa ecoguidata

Le patologie osteoarticolari coinvolgono l’apparato locomotore e rappresentano una delle principali cause di dolore cronico e limitazione funzionale in soggetti di tutte le età, coinvolgendo in particolare i principali organi di movimento:
  • Ossa: osteopatie
  • Muscoli: miopatie
  • Articolazioni: artropatie
  • Tendini: tendinopatie
  • Nervi periferici e radici: neuropatie
 

La terapia infiltrativa ecoguidata 

Alcune patologie osteoarticolari possono essere trattate con le infiltrazioni articolari ecoguidate, un approccio innovativo e altamente efficace per il trattamento terapeutico dei dolori osteoarticolari. Le infiltrazioni ecoguidate consistono nell’iniezione con supporto ecografico di sostanze terapeutiche in corrispondenza (intra-articolari) o nell’immediata vicinanza (peri-articolari) di una struttura articolare identificata come responsabile del dolore che il paziente avverte. 
Le soluzioni farmacologiche più utilizzate per la terapia infiltrativa ecoguidata comprendono le sostanze dotate di capacità antinfiammatorie, come i farmaci cortisonici, gli anestetici locali e le sostanze lubrificanti come l’acido ialuronico. La guida ecografica usata per le infiltrazioni ecoguidate offre un significativo vantaggio in termini di efficacia, accuratezza e sicurezza, nonché un valido aiuto nella cura delle patologie osteoarticolari come l’artrosi e nella riduzione del dolore che limita e compromette il movimento del paziente.
 

Infiltrazione anca ecoguidata: il massimo risultato con un trattamento ambulatoriale 

Le infiltrazioni articolari ecoguidate sono particolarmente efficaci nel trattamento delle patologie a carico dell’anca. Trattandosi di un’articolazione complessa, difficilmente palpabile e visibile, l’infiltrazione anca ecoguidata rappresenta un importante strumento terapeutico per le malattie degenerative come la coxartrosi e quelle infiammatorie, per tutti quei casi non ancora chirurgici ma che comunque limitano le attività quotidiane del paziente. Prima di ricorrere alla protesizzazione è infatti generalmente consigliata l’infiltrazione anca ecoguidata con acido ialuronico per alleviare il dolore e migliorare le condizioni di funzionalità dell’articolazione con una pratica mininvasiva. 
L’infiltrazione anca ecoguidata non richiede alcuna preparazione da parte del paziente, viene eseguita in ambulatorio in condizione di asepsi, dura circa dieci minuti e permette di riprendere le normali attività quotidiane entro poche ore, evitando l’attività sportiva per un paio di giorni dopo la procedura. 
Una volta migliorata la condizione clinica del paziente, viene generalmente consigliato un percorso riabilitativo in collaborazione con un fisioterapista che possa aiutare a ripristinare la funzionalità globale dell’articolazione e a prevenire episodi futuri di dolore. 
 

I vantaggi della terapia infiltrativa ecoguidata

Tra i principali benefici delle infiltrazioni articolari ecoguidate rispetto all’approccio tradizionale è importante sottolineare che:
  • Grazie all’ausilio dell’ecografo, le infiltrazioni ecoguidate consentono di visualizzare in tempo reale le strutture anatomiche coinvolte e di guidare l’iniezione dei farmaci con precisione millimetrica;
  • Il controllo ecografico permette di raggiungere la struttura bersaglio con precisione: i farmaci vengono iniettati esattamente nella sede colpita e ne viene così aumentato l’effetto e ridotto il consumo;
  • La massima precisione garantita dalla tecnica ecoguidata permette di ottenere una maggiore probabilità di guarigione e limitare il numero complessivo di infiltrazioni, con la conseguente riduzione dei costi della terapia e dei rischi legati ad essa;
  • Il dolore provocato dal trattamento è minimo, anche nel caso dell’infiltrazione anca ecoguidata. Vi è inoltre la possibilità di applicare un anestetico locale spray o iniettivo; 
  • La terapia infiltrativa ecoguidata permette di ridurre, e talvolta sostituire, l’assunzione di farmaci da parte del paziente; 
  • Questo approccio permette di ottimizzare i risultati terapeutici e di evitare la distribuzione sistemica della sostanza, riducendone i possibili effetti collaterali.