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Osteoporosi e fratture, tra fattori di rischio e la mineralometria ossea computerizzata

Con l’avanzare dell’età, le cellule ossee perdono progressivamente la propria capacità di rigenerarsi e la microarchitettura dei tessuti inizia a deteriorarsi causando la perdita di flessibilità e resistenza e, per questo motivo, viene spesso suggerito di sottoporsi a una mineralometria ossea computerizzata. La MOC a Modena viene eseguita di fronte al rischio di una considerevole riduzione della componente minerale delle ossa, in particolare del fosfato di calcio, e di una graduale degradazione del tessuto osseo. Tra i soggetti a più alto rischio di demineralizzazione ossea rientrano le donne in menopausa, a causa dell’abbassamento ormonale degli estrogeni, importanti per il metabolismo delle ossa. 
 

Osteoporosi ed esame MOC a Modena: facciamo chiarezza

Il Ministero della Salute stima che l’osteoporosi colpisca circa cinque milioni di persone in Italia. Si tratta di una malattia sistemica dell’apparato scheletrico caratterizzata da una ridotta densità minerale ossea (BMD – Bone Mineral Density) e da alterazioni qualitative dell’architettura dei tessuti. La fragilità ossea comporta un notevole incremento del rischio di fratture, specialmente per femore, polso, bacino e vertebre. 
Seguire le linee guida per la prevenzione attiva e sottoporsi a una mineralometria ossea computerizzata sono le due vie principali e fondamentali per arrivare alla diagnosi precoce, che potrebbe ridurre i rischi legati alla patologia e limitare gravi conseguenze. 
La mineralometria ossea computerizzata (MOC) consiste in una tecnica radiografica che viene eseguita per diagnosticare l’osteoporosi, stabilirne lo stato d’avanzamento e monitorarne l’evoluzione nel corso del tempo. Nello specifico, la MOC, o densitometria ossea, misura e permette di determinare la densità minerale e la massa ossea per indagare lo stato di salute complessivo delle ossa o del segmento osseo analizzato. Il livello di mineralizzazione ossea viene quantificato seguendo una scala di classificazione proposta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. 
Esame fondamentale per la prevenzione dell’osteoporosi, la MOC a Modena viene eseguita in pochi minuti e non necessita di alcuna preparazione specifica. Il paziente viene fatto sdraiare su un apposito lettino provvisto di uno strumento mobile che emette raggi X e scorre automaticamente lungo i segmenti scheletrici analizzati. 
 

Quando, come e dove fare la MOC a Modena

L’esame MOC a Modena è un esame totalmente indolore e non invasivo. È opportuno eseguire la mineralometria ossea computerizzata in particolare per le donne in menopausa e per gli uomini over 60 che presentano fattori di rischio per lo sviluppo dell’osteoporosi come:
  • Familiarità di fratture;
  • Pregresse fratture da fragilità;
  • Uso di farmaci cortisonici;
  • Ormonoterapia; 
  • Malattie come artrite reumatoide, ipertiroidismo, diabete, celiachia e sindromi da malassorbimento;
  • Consumo di alcol;
  • Fumo di sigaretta. 
La MOC a Modena viene inoltre prescritta ai soggetti a rischio di osteoporosi determinata da terapie o malattie croniche e agli individui con potenziale predisposizione genetica, indipendentemente dall’età anagrafica. 
Se presenti fattori di rischio e cerchi una clinica dove fare la MOC a Modena, puoi affidarti alla consolidata esperienza dei professionisti della Casa di Cura Fogliani. 
 

Osteoporosi e MOC a Modena: prendersi cura delle ossa

L’osteoporosi è una patologia silenziosa e non presenta sintomatologie specifiche durante le prime fasi. Per questo motivo, la prevenzione rappresenta un fattore determinante per scongiurare il rischio di fratture da fragilità. Sottoporsi a un esame MOC a Modena è fondamentale per la diagnosi precoce, oltre alla prevenzione attiva che passa per l’attività fisica e l’assunzione di un corretto apporto di calcio e vitamina D.