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Elettromiografia per ernia del disco, tra sintomi e diagnosi

L’ernia del disco e l’elettromiografia per ernia 

L’ernia del disco può causare compressione e infiammazione delle radici nervose provocate dalla fuoriuscita di materiale gelatinoso dai dischi intervertebrali. La dislocazione del nucleo polposo del disco avviene a causa della rottura della parte esterna e fibrosa del disco stesso, in seguito a invecchiamento, traumi e cadute, ma anche a causa di sovrappeso, gravidanza, mancanza di attività motoria, lavori sedentari o a elevato impegno fisico.
 

Elettromiografia Modena: cos’è e come si fa l’elettromiografia?

L’esame diagnostico di elettromiografia per ernia del disco viene eseguito per indagare eventuali lesioni delle radici nervose. Durante l’esame vengono stimolati elettricamente i nervi motori/sensitivi/misti per studiarne la conducibilità.
Ma come si fa l’elettromiografia?
L’elettromiografia per ernia del disco ha una durata media di circa trenta minuti e si articola in due fasi: la prima fase vede l’analisi di fattori come la velocità di conduzione delle fibre nervose motorie e sensitive, grazie a una serie di elettrodi posizionati sulla cute del paziente, che registrano potenziali d’azione evocati da stimoli elettrici lungo il percorso dei nervi (elettroneurografia). In secondo luogo, viene valutata l'attività elettrica generata nel muscolo, sia a riposo sia durante la contrazione muscolare volontaria, utilizzando elettrodi ad ago monouso. È importante sottolineare che l’elettromiografia per ernia discale non richiede alcuna preparazione e non prevede effetti collaterali, a eccezione di una possibile sensazione di fastidio momentanea, dovuta allo stimolo elettrico e all’uso degli elettrodi ad ago. Occorre avvertire se si è in terapia anticoagulante, che rappresenta una controindicazione all’indagine con ago-elettrodi.
Solo i portatori di pacemaker devono essere sottoposti a valutazione preliminare prima di effettuare un’elettromiografia per ernia e, in linea generale, viene chiesto di non applicare creme o prodotti cosmetici sulla cute prima di effettuare l’esame. 
 

Quando fare un’elettromiografia per ernia del disco?

I dischi intervertebrali permettono alla colonna vertebrale di muoversi con flessibilità e naturalezza, ma quando si presentano disturbi come formicolii, intorpidimento, debolezza, difficoltà di movimento, dolore, il medico può prescrivere un’elettromiografia per ernia discale per indagare l’eventuale presenza di patologie neuromuscolari e di compressione di radici nervose e/o nervi periferici. L’elettromiografia Modena consente infatti di diagnosticare disturbi che colpiscono:
  • Motoneuroni del midollo, come le malattie neurodegenerative del sistema nervoso (SLA) o la poliomielite;
  • Muscoli e giunzioni neuromuscolari, come le miopatie o la miastenia;
  • Nervi periferici, come le polineuropatie causate da diabete, alcolismo, insufficienza renale, esposizione a sostanze tossiche o a farmaci chemioterapici, ma anche le sindromi compressive nervose come la sindrome del tunnel carpale;
  • Radici dei nervi (ernia del disco della colonna vertebrale);
  • Tronchi nervosi, spesso legati a lesioni traumatiche. 
Si raccomanda di eseguire l’elettromiografia dopo un intervallo minimo di 3 settimane dall’esordio dei sintomi. L’unica urgenza nell’esecuzione dell’esame è data dalla miastenia.
 

Elettromiografia Modena: perché è importante farla

Spesso le ernie discali sono asintomatiche e, anche quando rilevate da una risonanza magnetica, non è detto che l'effettiva causa dei dolori sia riconducibile a esse e talvolta ne consegue un intervento chirurgico destinato al fallimento e al persistere dei disturbi (Sindrome da fallimento chirurgico spinale o FBSS). L’esecuzione di un’elettromiografia per ernia fornisce indicazioni più precise e permette di capire se l’origine del dolore corrisponde effettivamente al disco intervertebrale che la risonanza ha individuato come affetto da ernia.
Occorre avvertire che l’elettromiografia risulta positiva solo in caso di alterazione strutturale della radice/nervo e non semplicemente se il paziente ha dolore.